Uno stile di corsa consapevole e non improvvisato consente di trarre il massimo beneficio in termini di benessere fisico e mentale: se la postura è corretta, i muscoli e le articolazioni si preservano da affaticamenti eccessivi e infortuni.
Per modificare un’andatura affidata all’istinto e impostarne una tecnicamente appropriata sono necessarie disciplina, applicazione e, almeno all’inizio, molta concentrazione.
A ognuno la sua falcata
Focalizzarsi su una falcata proporzionata alla lunghezza delle tue gambe è vincente: una spinta eccessiva in avanti o in alto comporta uno spreco di energie. Mentre corri, fai delle prove e trova il giusto passo per te.
Testa, spalle e busto: one, two, three!
Guarda davanti a te, evitando oscillazioni e mantieni le spalle in posizione naturale senza irrigidire la muscolatura. È bene che il busto sia leggermente proteso in avanti in modo da agevolare l’avanzamento.
Le braccia
Il movimento delle braccia deve essere il più fluido e sciolto possibile: braccio e avambraccio devono andare a formare all’incirca un angolo retto. Mantieni le mani rilassate e non chiuderle del tutto.
L’appoggio del piede: go natural!
Molti runner amatoriali tendono ad atterrare sul tallone, complice l'ammortizzazione della scarpa che attutisce l'impatto al suolo senza far percepire il duro colpo sul terreno (provate a correre senza scarpe per pochi metri e atterrare di tallone...). In generale, la tecnica più corretta prevede l’appoggio sulla parte anteriore/centrale del piede, che consente un'ideale ammortizzamento del "colpo" sul terreno (come prima, provate a correre senza scarpe ma questa volta atterrando in questo modo).